Dodicenne di Mamoiada ordina in segreto l’etichetta del vino di suo padre_Di Luca Neri

Questa è una storia vera. Una storia che trasuda Sardegna e profuma di Barbagia, sviluppata nei giorni tristi e desolanti della quarantena Italiana. A raccontarcela è Mara Damiani, nota designer cagliaritana con all’attivo anni di illustrazioni per la Walt Disney, particolare non irrilevante per tratteggiare i confini del racconto. Negli anni Mara ha creato un brand tutto suo, articolandolo attraverso la ricerca sul territorio sardo, e dando vita ad un’opera, Carrasecare design, in cui ha riprodotto la tradizione carnascialesca sarda in chiave moderna, attraverso le sue originali grafiche. E proprio da questo libro si deve partire, perché tra quelle pagine nasce la passione di Tommaso Beccoi, da Mamoiada, per l’arte di Mara Damiani.

Mi ha contattata tramite mail per esprimere la sua ammirazione, dopodiché ha formulato la richiesta di un preventivo per la realizzazione dell’etichetta del vino “Duduli” prodotto da suo padre Pino: un regalo di compleanno”.

Considerato il momento di difficoltà, con un intero Paese falcidiato economicamente dalla pandemia, Mara non se la sente di chiedere l’intera cifra, scegliendo di applicare uno sconto piuttosto robusto. Eppure la cifra risulta comunque troppo alta per il cliente, che le comunica in un’altra mail di non riuscire a sostenere la spesa, ma assicurando di ricontattarla non appena avrebbe potuto permettersi l’esborso. Parole che colpiscono tanto l’artista da convincerla a tagliare ancora il prezzo, ma con la promessa di non fare menzione a nessuno del trattamento di favore ricevuto: dopo i calorosi ringraziamenti ricevuti, e un bonifico ricevuto a tempo record, si passa al pratico, ma Mara capisce che qualcosa non torni quando chiede gli estremi societari per emettere la fattura, ricevendo una risposta come :“In che senso?

In seguito i dubbi crescono: “Quando mi dedico a questi lavori, chiedo sempre informazioni riguardo ciò che sto andando a rappresentare. Quindi ho domandato di che tipologia di uva si trattasse, se il vino fosse fruttato o secco, qualcosa a proposito della vigna. Ma non mi ha saputo dare nessuna risposta, anzi. Ha aggiunto che avrebbe chiesto al padre, con la scusa della realizzazione di una ricerca”.

Eppure Mara Damiani esegue l’etichetta, in bianco e nero considerato il prezzo, e invia persino il mockup per mostrare al cliente la resa grafica sulla bottiglia. Quando Tommaso Beccoi chiede ingenuamente di aggiungere anche i colori, scorge probabilmente un certo disappunto della designer, che si era già impegnata oltremisura per un lavoro a prezzo di saldo. Così chiede di poterle parlare al telefono il giorno dopo. Ciò che Mara Damiani troverà dall’altra parte del dispositivo la lascerà senza parole: “Sono Antonella, la mamma di Tommaso, parlo io perché lui si vergogna”.

Ecco che la verità si spalanca davanti all’incredulità di Mara: Tommaso Beccoi, 12 anni da Mamoiada, aveva dato fondo ai suoi risparmi collezionati gelosamente nel salvadanaio (e vi assicuriamo che, per quanto modesta per il lavoro di un’artista, si tratta di una cifra decisamente elevata per un bambino), per realizzare il sogno del genitore. Si era così recato dalla zia che aveva effettuato il bonifico, conducendo in totale autonomia l’acquisto.

Ecco che dunque Tommaso, nel giorno del compleanno del padre, ha impacchettato il suo tablet che nascondeva, una volta sbloccato lo schermo, l’etichetta realizzata da Mara Damiani. Il tutto con un ramo di vite legato, e un messaggio che invitava a sognare.

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