La pubblicazione, tradotta in diverse lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e sardo), fornisce un quadro completo, ancorché sintetico, della sagra che, tutti gli anni, per il calendimaggio, si svolge a Cagliari: un imponente e suggestivo raduno di rappresentanze in costume provenienti da tutta l’Isola per adempiere ad un voto fatto nel 1652 dalla Municipalità cagliaritana al suo santo protettore. É dunque una testimonianza di devozione e gratitudine con significati religiosi e civili assai profondi. Al tempo stesso costituisce la più suggestiva e completa rassegna dei costumi tradizionali sardi: insomma una sagra dell’identità regionale.
Da oltre 350 anni, per il Calendimaggio, a Cagliari si svolge la sagra di Sant’Efisio: un imponente e suggestivo raduno di rappresentanze in costume provenienti da tutta l’Isola per adempiere ad un voto fatto dalla Municipalità Cagliaritana al suo santo protettore. E’ dunque una testimonianza di devozione e gratitudine con significati religiosi assai profondi. Ma costituisce anche la più suggestiva e completa rassegna dei costumi tradizionali sardi: insomma una sagra dell’identità regionale.
Le migliaia di costumi che vi partecipano permettono di abbracciare, in una spettacolare sequenza cromatica, l’intero folklore sardo del vestiario. Tutta la storia dell’Isola emerge negli ori e negli abiti delle donne del Campidano, nella religiosità delle prioresse di Desulo, nelle uniformi scarlatte dei miliziani di Cagliari, negli austeri vestiti delle ragazze di Tempio, nel fervore degli scalzi di Cabras, nelle sete e nei broccati che addobbano is traccas, nei prodotti dell’artigianato.
Questa sagra costituisce una grande eredità lasciata da quanti hanno popolato la Sardegna negli ultimi 352 anni: un’eredità che, se da un lato, appartiene ai sardi di oggi è degna di essere conservata e tramandata alle future generazioni. E’ per questa ragione che il Club Unesco di Cagliari si è fatto promotore dell’iniziativa finalizzata ad ottenere il riconoscimento – da parte dell’Unesco – della sagra di Sant’Efisio quale patrimonio immateriale dell’umanità.