Anche gli assassini leggono Foscolo, l’esordio in “giallo” di Luca Neri_di Valerio Vargiu

Quando nel 1990 mi apprestavo alla pubblicazione del primo di una lunga collana di volumi dedicati alla storia del Cagliari, ricordo di non aver avuto dubbi sul collega a cui affidare la prefazione. Scelsi a colpo sicuro Gianni Filippini: l’ultimo direttore, a L’unione Sarda, di mio padre, prima che Joseph lasciasse il giornale per la pensione in piena maturità anagrafica e professionale.

Con Gianni c’è sempre stata grande confidenza e amicizia, anche perché per vent’anni è stato collega di lavoro a Videolina come autore e conduttore di una fortunata trasmissione settimanale dedicata alla lettura. A questo punto è doveroso riflettere sul fatto che in quel 1990 l’esordiente scrittore Luca Neri non era neanche tra i progetti di vita della sua bella e fortunata famiglia.

Fatta questa premessa, quando ho letto la bozza del suo primo lavoro letterario ho accettato con entusiasmo di essere padrino e testimone di un debutto che ritengo sarà accompagnato dal successo. Le pagine del suo giallo scorrono agili e si consumano d’un fiato, in un intrigante viaggio nella personalità di un protagonista, inquietante per una imbarazzante e pericolosa capacità di essere spietato ma sempre in pace con la propria coscienza, forte una serenità interiore da brividi.

Mi piace ricordare che Luca Neri è entrato nella famiglia di Sardegna 1 neanche maggiorenne, in punta di piedi, e con il ruolo di “mascotte” nel gruppo degli opinionisti selezionati da Bruno Corda al debutto di una trasmissione condotta dalla coppia più matura e collaudata della televisione regionale.

Luca è cresciuto con noi, ha condiviso il percorso di chi il mestiere di cronista lo ha sempre giocato in diretta, rigorosamente senza copione, con la schiena ben diritta anche a costo di rischiare il licenziamento. Luca, con il passare degli anni, si è rivelato un primo della classe e mi fa piacere sottolineare che esordisce con il suo “Anche gli assassini leggono Foscolo” con la GIA editrice.

Giorgio Ariu, che da tempo ha chiamato a collaborare il nostro autore anche nella redazione del “Cagliaritano”, è mio amico fraterno da mezzo secolo. È uno che ha scelto di rinunciare allo stipendio per essere giornalista ed editore, libero di raccogliere critiche e consensi ma sempre con la coscienza di chi si sente un uomo libero di sbagliare, e non è da tutti.

Buona lettura.

Vedi anche

Cagliari Magia nei secoli

Il libro costituisce un articolato viaggio nella città di Cagliari, dove le coordinate “spazio” e …