Dalla Florida a New York per sentirsi a casa_ di Pietro Porcella

Mangiare sardo in USA ? Si puo’ e spesso si deve, quando il desiderio dei sapori di casa nostra supera la sopportazione dei cibi gonfiati e pieni di GMO (Genetic Modified Organism) dei supermercati americani. 

Si puo’ e assolutamente si deve, quando non ci sono i soldi per un ristorante sofisticato carissimo dove nutrirsi con cibi sani e non si resiste ad attendere ancora qualche mese il prossimo ritorno in Sardegna in sa mesa de domu.

Da quando vivo fisso in America (oramai vent’anni), il cibo e le bevande sarde mi mancano piu’ dei sardi e della lingua sarda, che bene o male posso riacciuffare su internet.

Alle Hawaii, dove non ci sono ristoranti sardi, mi accontentavo di prendere due bottiglie di Costera  (rosso potente) nei liquor store di Makawao o Paia a Maui, perche’ li accompagnavo col pesce fresco buono e i sushi del Pacifico o col kalua-pig che sarebbe il nostro maialetto arrosto, cucinato esattamente come in Gallura, con le pietre bollenti e il fuoco sottoterra. Qualche kilo di malloreddus me lo portavo sempre in valigia o nascosto nello zainetto in attesa di farlo alla campidanese, lo centellinavo per le cene a casa con amici. Tanto il pomodoro, la salsa, la carne e il parmigiano buoni li trovavo anche a Maui. 

Trasferitomi a New York nel 2013, pero’, non potevo accontentarmi  di due bottiglie di vino, anche se i vini sardi si trovano in tanti scaffali della grande distribuzione, perche’ una volta conosciuto Claudio Coronas e il suo DOC Wine Bar, a Brooklyn ho trovato la mia nuova casa sarda dove recarmi periodicamente in pellegrinaggio.

Galeotto fu il CAGLIARI CLUB NEW YORK NEW YORK. Quando lo fondai nel 2014, radunando una trentina di sardi residenti nella grande mela facemmo la sede dal pioniere e capo dei ristoratori sardi: 

Claudio Coronas e il suo ‘“DOC Wine Bar” 83 North 7th St. Williamsburg , la parte nobile di Brooklyn. Prendi la metro L e scendi a Bedford. Two minutes a pei. Tel.+1 718-963-1925 per prenotare se vuoi trovar posto. Per tre anni abbiamo festeggiato con una settimana di anticipo il Santo Natale nella sua grande sala privata. Una cerimonia ripetitiva po pappai cummenti si deppiri , scambiarci regali ed esperienze professionali nella grande mela.. Claudio e la moglie Rosanna Patteri nuoresi laureatisi a Firenze venticinque anni fa, ci accoglievano nella grande sala bistia a festa, con in sottofondo “Non potho reposare”. Antipasti a scoppio con formaggi e prosciutti nostrani e ‘malloreddos alla nogudoresa’ come li chiama Claudio, Caniulari a fiumi e infine con gran fanfara arrivava sul grande vassoio  il maialetto arrosto, “ Este from upstate New York- si affrettava a dire Claudio- dove crescono wild e ben nutriti.” Cottura e fragranza nostrane, aggiungerei io. Non mancava mai il pane carasau, i dolcetti sardi di tutti i tipi e qualche bottiglia di mirto finale per completare s’imbriaghera. Il formaggio sardo, il pecorino piu’ buono del mondo lo portava la dolce Elena Cossu di Thiesi, operation manager della ditta di formaggi Cossu negli USA, che grazie a lei si stanno espandendo alla grande nelle due coste. Potete scrivergli a elena_cossu@etformaggi.com. Il telefono non ve lo do perche’ ha gia’ fin troppi ammiratori e non vuole distrarsi con perditempo.

Subito dopo  ho scoperto altri due ristoranti sardi a Manhattan: “Restaurant Ulivo” di Emanuel Concas downtown a 4 West 28 St. tel. 212-684-8000 e  “Arco Cafe” upper west side al 886 Amsterdam Ave. A due passi da casa di mia suocera e mie figlie, all’incrocio fra Amsterdam Ave. E la 103 st.

L’Arco Cafe’ e’ gestito da due simpatici ragazzi nuoresi, Francesca e Daniele Fiori, che poi ho scoperto fossero i cugini della collega RAI Flavia Corda. Ottimi professionisti e ottimi ristoratori partiti da zero ed ora guardate menu’ , pietanze e vini nella loro seguitissima pagina facebook arcocafe886. Si ci sono i malloreddus alla campidanese ma quando son li io non posso mai rinunciare ai loro ottimi gnocchi al pesto. Adesso quando torno a New York di fretta e non posso andare da Claudio o da Francesca e Daniele, vado a casa del mio guru Marco Arconte, originally from Cabras, formatosi alla scuola del turismo in Svizzera da quando aveva 16 anni in giro per il mondo fino a diventare food and beverage manager prima da Cipriani a New York e ora Director e General Manager del piu’ importante Golf Club della east coast a Brynwood Armonk NY.   Quando Marco mi invita a casa sua, i suoi spaghetti alla bottarga di Oristano, saltati in padella sono imbattibili, spesso accompagnati dai vini Contini (di proprieta’ di suoi cugini credo). Il Dott. Silvio Podda non e’ da meno quando anziché rimettere a posto facce da primario di chirurgia plastica si mette ai fornelli e cucina i piatti imparati dalla mamma nell’infanzia cagliaritana.

Spostiamoci a Miami che e’ entrata nella mappa della mia vita quasi quattro anni fa, sempre per colpa di un ristoratore sardo di successo: Andrea Fadda from S.Anna Arresi, gia’ master-chef al Chia Laguna prima di girare il mondo con gli alberghi della famiglia Tanzi e terminare a Miami a fare il suo ristorante con la moglie cubana conosciuta nell’ultima esperienza a l’Havana.

Non lo conoscevo, ma lui aveva sentito parlare del Cagliari Club NY NY e mi aveva chiamato per chiedermi se ne organizzavo uno a Miami, visto che conosceva una ventina di sardi li residenti, che frequentavano il suo ristorante “Pappa e ciccia” sulla Ocean Road a South Beach. “Ok organizza una bella cena sarda con tutti presenti al tuo ristorante e vengo giu’ un week-end”  gli risposi. Detto-fatto. Scendo giu’, cenone storico con quaranta invitati per lo piu’ sardi tra i quali il Prof. Spiga responsabile scolastico al Consolato. Risultato? Passata la mangiata il mese dopo io mi trasferisco a Miami ad insegnare italiano al Liceo di Miami Lakes e Andrea apre un nuovo fiammante ristorante a Weston con due socie-clienti figlie di un sardo di Stintino emigrato quarant’anni fa in Michigan. Oggi il ristorante “Zona Blu’” di Weston, foto vini e cibi sardi e’ considerato uno dei migliori in Florida e Andrea Fadda master chef e’ ricercato dai consolati vari e dai manager dei boat show per fare i suoi famosi catering con piatti di fregola, formaggi e vini sardi.

Ne avrei altri due-tre di sardi DOC in Florida ma li riservo al prossimo articolo e mi succede di trovarne altri sparsi negli States e nel mondo. 

Volevo giusto segnalarvi Fabrizio Loi a Seattle Washington State West coast quasi al confine col Canada. Fabrizio e’ di Triei, amico e compaesano di Bernardo Mereu, l’allenatore di calcio. Si trasferi’ in America trentacinque anni fa, come cuoco, conservando sempre il suo amore per la nostra terra e i suoi cibi. Mi avevan consigliato di andare al “Paradiso” o al  nuovo “Blu Sardinia”. Lo chiamai in uno stop-over di poche ore verso le Hawaii. Mi venne a prendere all’aeroporto e mi porto’ al Blu’ Sardinia. Rimasi estasiato. Oltre ai vini Argiolas trovai i veri Cannonau come quelli degli ANTICHI poderi di Jerzu.Andate a trovarlo www.blusardinia.com  al 8862 161 st. Ave  NE Redmontd WA 98052 telefono 425-242-0024. I suoi clienti piu’ assidui ? I dirigenti della Microsoft che ha la sua sede centrale a un miglio di distanza. In menu’ trovi dall’acqua Smeraldina e l’insalata sarda ai primi come  Fregola, Malloreddus e Culurgiones Macarrones de busa etc. Etc. Vi siete sazziati per bene ? O ancora avete spazio per il dolce ?

E allora se le seadas al miele e al formaggio non vi bastano, e volete assaggiare anche il gelato piu’ buono del West, allora dovete scendere a San Diego dove un surfista casteddaio DOC Andrea Racca, 10  anni fa ha mollato le elettroforniture di famiglia di Viale Marconi per andare a ritrovare le onde dei suoi anni universitari e aprire una gelateria-cult dal nome per noi altisonante “Bobboi”. Come socio si e’ preso un esperto Mr. Saba, su orari de Ninni (fotografo)  cresciuto all’ombra di Toto Pilurzu come manager della famosa (neglia anni 80-90) gelateria ‘Tropicana’ di Capitana. La loro gelateria ‘Bobboi’ di San Diego, compreso il gusto alla pardula o al mirto, have been voted best ice cream place in California.

Saludi e trigu a tottusu picciokkus. Pappai e buffai sardu in USA si porit fai.  Parola di Mc Porc !

©Sardegnatavola

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