Sardi in USA in tempi di Corona Virus_di Pietro Porcella

Passata la sbornia di Pasqua e Pasquetta di isolamento in Florida, festeggiando e ricordando lo scudetto del Cagliari di 50 anni fa e il calzettone di Gigi Riva, torno a parlare dei connazionali sardi residenti in USA  in tempi di Coronavirus. Vogliamo parlare di altri amici dei ‘Cagliari Club Miami Scetti’ legati alla ristorazione ? Bene,son tutti impegnatissimi nell’ home delivery, la distribuzione del cibo nelle case essendo i ristoranti chiusi perlomeno fino al 1 Maggio. Andrea Senis di San Gavino, da sei anni e’ stabile a Miami con la ragazza compaesana.

Claudio Coronas, il pioniere dei ristoratori sardi di New York, serve il maialetto cucinato alla sarda (anche se arriva da Cuba) nel suo DOC Wine Bar nel tradizionale pranzo di Natale del Cagliari Club New York New York, tra il fondatore e Presidente Onorario Pietro Porcella (autore dell’articolo) e l’attuale Presidente il Dott. Silvio Podda.

Dopo aver lavorato per cinque anni come distributore zonale di prodotti italiani per un importatore di stanza a New York, aveva deciso di fare il grande salto e di mettersi in proprio con una ditta nuova tutta sua ‘Patagonian’, specializzata nel pesce fresco.In un anno si e’ ben ramificato tra i suoi vecchi clienti ed ha dovuto assumere una decina di persone.Ora col Coronavirus ha messo in stand by la meta’ di loro perche’ i ristoranti sono chiusi, ma si sta muovendo da North Miami in furgoncino sempre pieno per home delivery in tutto il south Florida. A volte si incrocia con Andrea Fadda titolare del popolarissimo “Zona Blu’” ristorante tipico sardo votato ‘ best restaurant in  Weston nel 2019. Il mio VP originario di S. Anna Arresi, gia’ master chef al Chia Laguna,era esploso di popolarità’ col “Pappa e Ciccia” sulla Ocean Road a Miami Beach prima di spostarsi a Weston quattro anni fa a rinnovare il successo col Zona Blu’. Ora  e’ in continuo via-vai di catering e delivery nei grandi yacht di Ft. Lauderdale, in attesa di riaprire i suoi ambiti tavolini.  Buttiamo un occhio su New York tra glI amici-soci dei Cagliari Club New York New York. Mentre il Presidente Dott. Silvio Podda mi racconta la situazione tragica nell’ospedale di Newark , New Jersey dove lui  e’ primario plastico e ancora in molti non hanno le mascherine, ho sentito Filippo Careddu from Cagliari-Olbia ex flight attendant di Meridiana. Mi parlava durante una pratica di ju-jitzu a Battery Park. Lui e’ da vent’anni distributore nella grande mela dei prodotti Italiani tramite la ditta ’Sogno Toscano’. Lavora principalmente  a commissione e anziché’ fermarsi sta’ incrementando il suo lavoro, grazie alle consegne a casa dopo l’ordine. Sta lavorando tantissimo tanto che puo’ permettersi un super sconto agli amici che nell’ordine mettono la parolina magica ‘filippoff’ nella apposita casella dopo aver indicato la carta di credito. Sera di poter andare in Sardegna a trovare genitori e la sorella a Luglio ma teme che il lock-down possa essere esteso impedendogli di lasciare lo stato di New York o di dover fare quarantena appena arriva in Italia. Stessa sorte per il decano dei ristoratori sardi Claudio Coronas from   Nugoro Amada il quale anche se ha dovuto chiudere temporaneamente il suo frequentatissimo DOC WINE BAR di Brooklyn, continua a sfornare pizze, malloreddus e maialetti a pieno regime con tutto il suo staff in cucina per la consegna nelle case. Spera di riaprire per l’estate il suo ristorante se lo concedere’ il Sindaco De Blasio o il Governatore Andrew Cuomo… due italo-americani che ben conoscono il valore della qualità’ del buon cibo. Claudio lavora bene anche col  suo Liquor store. Intanto pero’ a New York i morti superano i 10.000 ed e’ al momento il punto piu’ letale del globo. E per le scuole, a New York, mia figlia mi ha confermato che e’stato comunicato il lock-down fino alla data del 1 Settembre. Che succederà? Qui in Florida siamo in stand by fino al 1 Maggio, ma  le notizie variano di giorno in giorno. Mi attendo una proroga prima della fine del mese e noi professori siamo pronti a dare i voti se si dovesse chiudere l’anno in anticipo senza rientrare entro il 3 Giugno. Vedremo tra una settimana. 

Chi e’un po’ piu’ in difficolta’ e’ IVO SPANEDDA di Bosa arrivato a New York nel 1999 e da allora impegnato sempre piu’ in alto come Food & Beverage Attendant e maitre  al prestigioso Four Season Hotel Downtown.“ Purtroppo – mi spiega Ivo al telefono – a fine Marzo abbiamo dovuto chiudere come tutti gli altri esercizi a New York e fino a data indeterminata. Siamo in 250 in cassa integrazione nel mio hotel  e 36 milioni negli Stati Uniti. Non e’ facile per me che ho a carico anche il mio caro figlio Marco di 12 anni.” 

La prossima volta mi sposto sulla west coast e vi dico che succede a Seattle, San Francisco, Los Angeles e San Diego. Ora pausa. Nota a margine. Ieri per festeggiare con mia moglie ci siamo gustati una bottiglia di BAROLLO un prosecco DOC di Treviso donata dai proprietari  in occasione del successo ai  ’Tre bicchieri’ che in Febbraio per la prima volta ha toccato Miami.

Il Barollo,  prosecco d.o.c. di Treviso vincitore della rassegna ’Tre Bicchieri’ a Miami dove brillavano anche i vini sardi.

Oggi, mentre scrivevo e’ arrivato il pacchetto DHL da Cagliari con 5 belle bottiglie di vino biologico nostrano delle fattorie CUSCUSA di Gonnostramatza in provincia di Cagliari: due Cannonau Santeddu 90 rosato favoloso, due Cannonau Crobia classico doc, un Vermentino bianco Pastura per quando cucinero’ il pesce. Io gusto e centellino, vuoi mettere ? Un bicchiere al giorno durante i pasti e’ assicurato e posso tirare avanti tranquillo per altre due settimane.

In copertina Ivo Spandeva con il figlio Marco

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