Laura Sechi: dal ristorante “VitaNova” nel centro di Cagliari al successo televisivo a “Cuochi d’Italia”._di Fabio Salis

Originaria di Oristano, Laura Sechi ha nel suo DNA una grande passione per la cucina, sin da quando era bambina, quando già amava cucinare e sperimentare nuovi piatti e sapori. In famiglia ha avuto la possibilità di respirare a pieni polmoni la tradizione dei prodotti tipici locali, abituandosi agli straordinari sapori che regalano i piatti della nostra isola.

Con il passare degli anni, il fuoco della passione è ulteriormente cresciuto, tanto da spingerla ad aprire un suo blog, cookinglaura, in cui raccontare come nascono le proprie ricette, e, successivamente, ad aprire un locale a Cagliari. Cronaca recentissima è la sua partecipazione al programma “Cuochi d’Italia” dello chef Alessandro Borghese su TV8, dove Laura ha riscosso grande successo, riuscendo a giungere fino alla semifinale del programma.

Ubicato nella centralissima Via Sassari, “VitaNova Cucina e Dolci” è un locale moderno, confortevole e alla portata per tutte le tasche, dove la cucina si trova a vista e lo staff che lo gestisce è interamente al femminile.

“Gestire un ristorante è sempre stato uno dei miei sogni, quindi nel 2018 assieme ad una mia cara amica storica, Rita Caletti, abbiamo deciso di buttarci in questa nuova avventura, con alla base l’idea di puntare su una componente femminile preponderante all’interno dello staff.”, così Laura Sechi spiega com’è nato il locale e anche i motivi che stanno alla base della scelta del nome: “VitaNova” nasce dal fatto che sia io che Rita abbiamo deciso, a cinquant’anni, di reinventare la nostra vita dando inizio a questa nuova avventura.

Ora i nostri destini professionali hanno imboccato due strade diverse, ma io la ringrazio tanto per il contributo che ci ha dato. Il termine è anche un chiaro riferimento all’opera la “Vita Nuova” di Dante Alighieri, dal cui nome abbiamo preso spunto, visti i nostri trascorsi in comune da colleghe universitarie e la laurea conseguita in lettere antiche. “VitaNova” è un nome che si abbina anche alla scelta di dare voce, all’interno del locale, a diversi artisti sardi, dei quali ospitiamo dipinti e opere di rilievo che si integrano e diventano parte dell’arredamento, come quelli di Vanina Sechi, mia parente che fondò la International Art Gallery “Vita Nuova” a Washington. All’interno del ristorante c’è anche un trittico realizzato dall’artista Paola Falconi Mariani che dà una connotazione particolare al locale, ristrutturato con uno stile moderno, in una struttura che invece è antica. Ci piace l’idea di mescolare vari generi.”

I due punti cardine della cucina di Laura Sechi sono l’utilizzo di prodotti di stagione e la produzione a mano, a partire dal pane e dalla pasta fresca. L’obiettivo è quello di rispettare il prodotto sia nell’uso che nella stagionalità: “Ogni mattina mi reco al mercato di San Benedetto per acquistare i prodotti freschi, quindi decidiamo cosa preparare a pranzo o a cena in base a ciò che trovo sui banchi del pesce.

Ci piace variare molto il menù e i clienti apprezzano la varietà: alcune pietanze molto richieste sono diventate punti fermi, come i culurgiones che vengono serviti con gamberi, cozze e bottarga di muggine. Tra i piatti maggiormente richiesti ci sono anche le frittelle di calamari, formate da verdure molto leggere, croccanti fuori e morbide dentro, che vengono servite con una maionese alla rapa rossa.”

È molto intrigante anche, dal punto di vista della formula, l’offerta proposta ai clienti sia per pranzo che per cena: “proponiamo due formule, un business lunch a pranzo che si basa su un tipo di cucina fresca e stagionale e una proposta serale nel cui menù è presente il pane con lievito fatto a mano. I dolci rappresentano la nostra costante nell’offerta che proponiamo al cliente e sono in vendita dalla mattina alla sera.

Anche attraverso il nome dato al locale abbiamo voluto sottolineare l’importanza che rivestono. I clienti vengono spesso ad acquistarli, perché trovano ampia scelta e apprezzano il fatto che siano prodotti freschi e fatti a mano. Non abbiamo mai utilizzato nessun prodotto preconfezionato, ma per quanto riguarda le materie prime cerchiamo sempre piccoli produttori di qualità.”

Laura Sechi e il suo staff hanno inoltre dimostrato in questi mesi difficilissimi per tutto il settore della ristorazione, a causa della pandemia, un forte spirito di resilienza e grande capacità di adattamento: “ci siamo organizzati per fare l’asporto, ma solamente per alcuni prodotti: tutti i dolci, la pasta fresca da cuocere, le lasagne e alcuni piatti di carne o di pesce. Si tratta di una scelta precisa, in quanto la maggior parte dei nostri piatti non si prestano all’asporto.

Inoltre da venerdì scorso aperto il nostro sito web, www.vitanova.rest, nel quale abbiamo creato una sezione e-commerce, da cui i nostri clienti possono ordinare i piatti, pagandoli elettronicamente (o successivamente nel locale) e venirli a ritirare in ristorante. Questo nostro investimento è dettato anche dal fatto che non tutti possiedono un profilo social. La nostra speranza per il futuro è che tuttavia si riesca a trovare una modalità che ci consenta di lavorare in piena sicurezza, perché finora siamo stati il settore più penalizzato dalle chiusure insieme ai lavoratori dello spettacolo e delle palestre.”

Tra il 2020 e il 2021 è arrivata per Laura anche un’importante chance che le ha permesso di potersi cimentare in una nuova esperienza televisiva come concorrente nella trasmissione di Alessandro Borghese: “nel marzo scorso ho mandato la mia candidatura per partecipare alla trasmissione e dopo tre step alla fine sono stata scelta.

È stata un’esperienza che definisco positiva e divertente, in cui ho incontrato degli avversari di altre regioni molto simpatici, con cui si è instaurato fin da subito un rapporto amichevole. La competizione che si è creata è stata molto sana e i giudici si sono mostrati particolarmente affabili, pur mantenendo un certo rigore e un giusto distacco. Alessandro Borghese ci ha messo subito a nostro agio.

All’interno dello show ho portato vari piatti, tra cui i gravellus, una pasta dell’oristanese a forma di garofano con il pollo tagliato a pezzi; il filindeu con brodo e polpettine di pecora e pecorino fresco acido. Ho anche preparato la seadas salata, come piatto da inventare attraverso degli ingredienti che ha portato il concorrente del Lazio, e i culurgiones di carciofi in due consistenze, preparati con bottarga e casu agedu.”

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