Giorgia Cafè di Quartu Sant’Elena, esempio di resilienza e rimodulazione dell’attività ai tempi del Coronavirus_di Fabio Salis

Il Coronavirus ha costretto tutti noi, chi più e chi meno, a stravolgere completamente le nostre abitudini e lo stile di vita da seguire in tempi di quarantena “forzata” e di distanziamento sociale. In questi mesi l’emergenza sanitaria si è purtroppo affiancata a quella economica, a causa soprattutto delle tante aziende (soprattutto quelle medie e piccole) che hanno dovuto chiudere momentaneamente i battenti e lasciare i propri lavoratori a casa. Nel contesto della pandemia ci sono coloro che hanno perduto i propri cari a causa del virus, quelli che sono rimasti fermi con la propria attività lavorativa o che addirittura hanno dovuto chiudere per i mancati introiti di questi due mesi di chiusura.

Il virus non ha fatto sconti a nessuno, soprattutto a quei settori dell’economia in cui il contatto umano è vitale per lo svolgimento dell’attività, come quello dei bar e della ristorazione.

Tuttavia c’è anche chi ha continuato a svolgere con grande spirito di sacrificio la propria professione, nonostante tutto, e lo ha fatto senza mai cedere alla rassegnazione. Un esempio in questo senso è il bar Giorgia Cafè di Quartu Sant’Elena, ubicato nella centralissima Viale Marconi al numero civico 196. La titolare, Giorgia Dessì, lavora ormai da tredici anni nel settore dei bar e ha deciso di reinventare il proprio business in questo periodo di emergenza, attraverso la consegna a domicilio delle pizze: “l’idea è nata dal fatto che non avremmo potuto effettuare solamente le consegne a domicilio per la caffetteria, a causa degli elevati costi per tenere aperto il locale, quindi abbiamo puntato sulle pizze. Prima che scoppiasse l’epidemia non le preparavamo , quindi abbiamo provato a fare questo tentativo assieme ai miei dipendenti. Abbiamo elaborato un menù, dove la nostra strategia è di tenere i prezzi più bassi rispetto alla concorrenza, e pubblicizzato la novità ai clienti attraverso i social. Devo ammettere che l’iniziativa sta andando veramente molto bene, oltre ogni più rosea aspettativa, perché i clienti stanno rispondendo bene.” Lo spirito è sicuramente quello giusto, di chi vuole andare avanti e ripartire più forte di prima, infatti Giorgia ci rivela: “in questi mesi è stato molto difficile, sono consapevole che sia difficile riuscire a superare questa fase, ma prima di arrendermi le voglio provare tutte. Dopo di che prenderò una decisione definitiva.

L’8 marzo scorso abbiamo festeggiato due anni di apertura e sinceramente non voglio rovinare i sacrifici di una vita”. Dentro il locale lavorano un pizzaiolo e un aiuto pizzaiolo, mentre per la consegna delle pizze a domicilio si è attivato un team, composto dalla titolare e da altri due suoi dipendenti. La titolare Giorgia ci confessa a proposito: “il mio nome è legato al cocktail bar. Non ho mai lavorato nell’ambito delle pizzerie ed organizzare tutto non è semplice, perché metto il mio lavoro a disposizione sia dietro il banco che fuori, attraverso l’organizzazione pratica prima della serata e poi l’attivarsi per le consegne. Anche per prendere gli appuntamenti serve molta pazienza e rapidità nell’organizzazione, perché le consegne si concentrano su due ore, dalle 20 alle 22, e i clienti devono essere serviti in quest’arco di tempo. Inoltre non essendo conosciuti come pizzeria, trascinare la clientela è più difficile, anche perché nel territorio c’è molta concorrenza in merito. Come strumento principale utilizziamo i social, dove postiamo le foto delle nostre pizze.” Su Facebook il 2 maggio la pagina del bar ha lanciato un contest in cui chi pubblica le foto delle pizze acquistate e si tagga presso il bar, riceverà un dolce in omaggio nel prossimo ordine.

Le speranze per il futuro non mancano: “con l’inizio della fase due, il 4 maggio abbiamo riaperto con la caffetteria e per il momento c’è stato più movimento di quanto mi aspettassi, i clienti stanno rispondendo bene e rispettando le norme igieniche e sul distanziamento”.

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