L’Accademia del Buon Gusto: al via i corsi nella scuola di cucina dello chef William Pitzalis_di Fabio Salis

C’è chi ha il coraggio di credere nella bellezza dei propri sogni e condivide altruisticamente le proprie competenze e risorse per aiutare i giovani del proprio quartiere: William Pitzalis, chef del Cagliari Calcio, è riuscito a portare a compimento il suo sogno, quello di realizzare una scuola di cucina a Sant’Elia, zona della città in cui è cresciuto e attualmente vive. Qui è nata la sua grande passione per la cucina, grazie alla quale è riuscito a togliersi numerose gratificazioni a livello professionale, in primis quella di diventare il cuoco del Cagliari, e soddisfazioni, come quella di diventare vicecampione nella nona edizione del programma televisivo “Cuochi d’Italia” di Alessandro Borghese.

In un periodo molto complicato dovuto alla pandemia, nel quale fanno notizia soprattutto le chiusure, apre i battenti al Lazzaretto di Sant’Elia un importante punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze del quartiere che hanno il desiderio di intraprendere il mestiere dietro i fornelli.

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Dopo la lezione di prova, svoltasi lo scorso 17 dicembre, il 24 febbraio ha avuto ufficialmente il via il primo corso, articolato in 13 incontri fino a maggio, la cui finalità è l’apprendimento delle tecniche di base di cucina. I laboratori si svolgeranno con la collaborazione degli chef dell’Unione Regionale Cuochi Sardegna che hanno dato la propria disponibilità a titolo volontario per realizzarli. Il confronto e l’interazione sono le due parole chiave che accompagneranno i partecipanti al corso, nel quale il primo modulo è dedicato alle norme di igiene HACCP e alle normative antiinfortunistiche.

Senza dubbio le potenzialità dei giovani non mancano, così come la sete di conoscenza e lo spirito di sacrificio, nonostante le problematiche sociali del territorio rappresentino spesso un serio ostacolo per lo sviluppo delle loro capacità. L’obiettivo di William Pitzalis è quello di contribuire concretamente allo sviluppo del borgo, puntando su un progetto che possa garantire un futuro migliore a questi giovani che necessariamente deve passare attraverso la parola “lavoro”. A questo proposito lo chef del Cagliari Calcio ha dichiarato: “abbiamo messo su un lavoro di squadra. Io ho fornito l’idea e poi gli chef hanno messo a disposizione le proprie competenze. C’è stata grande partecipazione, addirittura i colleghi arriveranno da varie zone della Sardegna, perché tutti ci teniamo a fare qualcosa per questo bellissimo quartiere, dando una possibilità ai ragazzi che hanno delle capacità che non conoscono ancora, ma che sono sicuro alla fine del corso conosceremo tutti”.

L’iniziativa è stata inserita dentro il progetto sociale “RigenerAzione Urbana”, basato sulla partecipazione attiva dei cittadini del quartiere, ed è stata cofinanziata dalla Fondazione Carlo Enrico Giulini e dalla Fondazione con il Sud e ha visto la luce grazie anche al fondamentale supporto della cooperativa sociale La Carovana, della Fondazione di Sardegna, del Dipartimento Solidarietà Emergenza e della cooperativa Sant’Elia 2003. Le azioni sviluppate sul territorio sono partite dalla conoscenza del territorio stesso e dal tentativo da parte degli operatori di creare un rapporto capillare con i cittadini del territorio, chiamati a partecipare attivamente al soddisfacimento dei bisogni da loro espressi.

Si tratta di un progetto che sta facendo “scuola” e che potrebbe essere esportato con successo al di fuori della Sardegna. Il suo valore è stato anche riconosciuto dalla Regione Sardegna, dove il dialogo con l’Assessorato del Lavoro è stato proficuo: “un progetto che non è solo quello di un quartiere, ma che può diventare di un’intera isola, perché sono tante le attività che si è riusciti a mettere insieme. Crediamo che attraverso una delle principali arti della nostra regione, che rappresenta la nostra identità, si possa scrivere un futuro diverso per tanti giovani, perché oggi la formazione e la certificazione delle competenze possono essere la chiave di svolta per il futuro”, così l’assessora al lavoro, Alessandra Zedda, ha commentato l’iniziativa.

L’assessora delle politiche sociali, del benessere e della famiglia del Comune di Cagliari, Viviana Lantini, ha sottolineato le importanti possibilità che il progetto offre: “per i ragazzi l’incontro e lo scambio delle competenze avrà delle ricadute positive dal punto di vista educativo e sociale”.

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