Cucina sarda e “stile Touring”_di Franco Sardi*

Non è trascorso molto tempo dal 2018 “Anno del Cibo italiano” ed è proprio in quei 12 mesi che i soci del Touring Club Italiano in Sardegna hanno capito quanto fosse importante conoscere e valorizzare la nostra cucina e i prodotti del territorio, dandosi da fare per tradurre l’idea in impegni concreti, sul piano mediatico e con esperienze concrete.

Degustare è conoscere

Abbiamo innanzitutto collaborato con la redazione regionale RAI per l’attuazione della settimana “TGR Tour Terre e Sapori”, dedicata alle specialità locali, aperta dai servizi su zafferano e bottarga, per passare alle cucine di mare e degli ovili, senza trascurare realtà come l’Accademia Casa Puddu a Baradili. Consoli Touring e giornalisti hanno volutamente messo un doppio accento: sulla qualità che viene da sapienze secolari e sui giovani che puntano ad un futuro di innovazione e ricerca.

Consapevoli che il cibo tradizionale è ricchezza, fa crescere una domanda di turismo sostenibile e attento a sapori autentici, itinerari, tradizioni e in ricerca dei prodotti di piccole aziende acquistabili solo a chilometro zero, abbiamo voluto conoscere direttamente l’origine delle nostre specialità e abbiamo scelto, in prima battuta, di percorrere il territorio in Stile Touring, attraversando con occhi attenti spazi che percorriamo troppo spesso senza coglierne valori e attrattive.

Per farlo non ci siamo seduti a tavola, come vorrebbe un omaggio al titolo di questa bella pubblicazione, ma abbiamo rintracciato alcune delle tante eccellenze enogastronomiche che ci circondano. Nella primavera del 2018 abbiamo visitato due aziende del Parteolla e del Campidano, accomunate dall’abilità di unire tradizione e innovazione, qualità e capacità produttiva, apertura ai mercati esterni e attenzione ai consumatori più vicini. Così, guidati dai titolari, ci siamo addentrati nei processi di lavorazione per capire quali siano i valori che fanno la qualità dei prodotti del caseificio Argiolas e del salumificio Su Sartizzu.

Per noi soci sardi Stile Touring significa, infatti, consapevolezza, capacità di criticare ciò che non ci convince per valorizzarlo e promuoverlo con forza, senza farci abbagliare da troppe promesse, con questa stessa logica quando sono venuti a Cagliari il Presidente e la dirigenza nazionale per la nascita del Club di territorio cagliaritano, ad aprile dell’anno scorso, li abbiamo portati a cena fuori dai circuiti più blasonati per svelargli una cucina di pesce genuina e priva di fronzoli.

Il percorso di scoperte si è allungato al solstizio d’estate 2019, quando abbiamo avviato le visite presso gli esercizi convenzionati Touring fuori città. Partendo da uno stimolante incontro tra natura e gusto siamo stati al Lantana Resort di Pula che vanta, innanzitutto, l’appartenenza all’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI). Lì abbiamo potuto ammirare una struttura ben progettata e meglio tenuta, ricca di specie anche molto rare, che si distingue da troppe semplificazioni che non aiutano la nostra attrattività turistica.

Lantana Resort

Al Lantana ci siamo finalmente seduti a tavola per provare come giovani chef sardi di talento si misurano con la cucina internazionale, visto che l’anno scorso la cena era dedicata al solstizio nei Paesi scandinavi. Abbinamenti insoliti tra i nostri vini e i cibi del nord ci hanno aiutato a capire che senza innovazione e qualche intelligente azzardo è difficile intercettare i flussi turistici orientati all’alta qualità e con maggiori disponibilità finanziarie.

Per il 2020 avevamo, infine, progettato qualcosa di ulteriore: sederci a tavola e sapere cosa si mette sotto i denti. Stavamo concretizzando un percorso tra i menù degli esercizi cittadini convenzionati Touring, che dovevano allestire menù costruiti sui sapori ed i colori della nostra cucina. Avevamo pensato di proporre anche una doppia lettura del cibo.

Riscoprendo la tradizione delle cene con i Ristoranti del buon ricordo, le degustazioni sarebbero state accompagnate da cenni enogastronomici e, forse soprattutto, da curiosità sul valore di quei piatti per noi sardi, perché la convivialità in Stile Touring unisce leggerezza e consapevolezza, piacere e conoscenza.

Un progetto che ci stava affascinando, ma che il momento complesso ci ha imposto di sospendere per un po’. È tutto pronto, per noi sarà il modo di festeggiare insieme a chiunque vorrà la fine delle settimane del distanziamento personale.

Se saremo forti e saggi, sarà prima di quanto pensiamo, ne siamo convinti.

*Vice console TCI

Vedi anche

La Scala del calcio si illumina di rossoblù, con la spinta del popolo sardo sugli spalti_di Fabio Salis

Passione, identità e senso di appartenenza. Nella calda notte milanese il connubio tra i giocatori …